I Martedì della LUC 2019
Programma da ottobre a dicembre 2019
Tutti gli incontri sono a ingresso libero
Con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale*
martedì 8 ottobre 2019, ore 17.30
Unimore, Palazzo Dossetti, Viale Allegri 9
Incontri con l’Arte
Elogio della modernità. Da Turner a Picasso
conversazione di Flavio Caroli
ll celebre critico John Ruskin raccontava spesso che la sua amica Lady Simon, di ritorno dal Devonshire durante un temporale, aveva visto in treno un passeggero alzarsi all’improvviso, aprire il finestrino e sporgere la testa. Finalmente rientrato, il volto fradicio e grondante di pioggia, l’uomo aveva detto “Volevo osservare lo spettacolo”. Nel 1844, alla Royal Academy, Lady Simon avrebbe visto gli effetti di quel viaggio in un dipinto, “Pioggia, vapore e velocità” di William Turner. Era lui, quel “curioso” passeggero. È questa, secondo Caroli, una delle primissime esplosioni della modernità “dentro” un’opera d’arte. Prima delle precipitazioni futuriste, delle scomposizioni cubiste, delle deformazioni espressioniste e delle fantasmagorie surrealiste, prima delle acque palpitanti di Monet e dei cieli vorticosi di Van Gogh, prima che insomma la multiforme orda delle avanguardie inondasse il campo dell’arte spazzando via ogni regola codificata, c’era la velocità di questo treno lanciato nella brughiera in un turbinio di pioggia e vapore, sempre sul punto di travolgere la piccola lepre che lo precede annaspando sui binari, immagine della natura e forse del mondo finora conosciuto. E da qui Caroli parte, attraversando a grandi falcate l’arte del tardo ‘800 e della prima metà del ‘900, sulle tracce dei movimenti e dei singoli eroici artisti che «decisero di obbedire a una pulsione creativa in contrasto con la tradizione e con il pensiero del corpaccio borghese dal quale proveniva. Per la prima volta, un artista desiderava essere non il cantore della propria società, ma il profeta solitario che avrebbe forse guidato le anime della società del futuro».
Il libro Elogio della modernità. Da Turner a Picasso è edito da Utet
martedì 22 ottobre 2019, ore 17.30
nimore, Palazzo Dossetti, Viale Allegri 9
Incontri con la Scienza
Conquistati dalla Luna. Storia di un’attrazione senza tempo
conversazione di Patrizia Caraveo, astrofisica
La Luna è il corpo celeste più vicino a noi e la sua “attrazione”, oltre a muovere le grandi masse d’acqua del nostro pianeta, cattura da sempre l’immaginario collettivo. Come resistere al richiamo ancestrale di un’eclissi di Sole? In pieno giorno, il disco della piccola Luna oscura per pochi minuti quello dell’immenso Sole. Accade solo sulla Terra, e questo ci rende unici nel sistema solare.
La Luna affascina da sempre gli abitanti della Terra, che l’hanno visitata prima con l’immaginazione, poi con gli strumenti della tecnologia. I racconti di Jules Verne e le immagini di Georges Méliès ci hanno fatto sognare. La corsa allo spazio ci ha coinvolto e la conquista della Luna, avvenuta cinquant’anni fa, ci ha arricchito di conoscenza e di consapevolezza. Dalla Luna abbiamo visto, per la prima volta, la nostra Terra e ne abbiamo percepito la bellezza e la fragilità. Adesso sulla Luna vogliamo tornare per creare una comunità permanente. Ci sono già imprenditori pronti a sfruttare le sue risorse minerarie o ad aprire i suoi “mari” al turismo spaziale. Bisognerà farlo con grande cautela, per non compromettere la splendida desolazione descritta dagli astronauti.
Il libro Conquistati dalla luna è edito da Cortina
martedì 12 novembre 2019, ore 17.30
Unimore, Palazzo Dossetti, Viale Allegri 9
Incontri con la Filosofia e il Diritto
Il colore dell’inferno. La pena tra vendetta e giustizia
di Umberto Curi
con l’autore dialoga Annamaria Contini
Umberto Curi affronta un interrogativo che accompagna fin dall’antichità la riflessione sul diritto: la pena può risarcire il male inflitto?
La vendetta sta alla barbarie come la giustizia sta alla civiltà. È l’equazione che tutti ci ripetiamo, compiaciuti di esserci lasciati alle spalle la violenza sommaria del «sangue chiama sangue». Ma siamo sicuri che tra vendetta e giustizia non ci sia alcun legame? In realtà la pena prevista da entrambe risponde a uno stesso principio, quello di proporzionalità tra gravità del reato e castigo comminato. Nella civilissima azione penale agisce ancora qualcosa di arcaico e irrisolto.
«Dove mai avrà termine, dove mai cesserà, finalmente placata, la forza della vendetta?» Il quesito angoscioso di Eschilo non smette di riecheggiare drammaticamente dopo migliaia di anni. Ci siamo inciviliti, abbiamo concepito sistemi penali avanzati, ma la pena continua a tingersi del «colore dell’inferno», secondo l’espressione di Simone Weil. L’idea di giusta retribuzione della colpa attraverso una pena adeguata, su cui si regge l’odierna civiltà giuridica, a ben vedere è antichissima: l’equità che intende garantire era invocata anche dall’ingiunzione biblica «frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente» e dalla legge del taglione fissata dalle Dodici Tavole romane. Nato per disattivare l’inesorabilità sanguinaria della vendetta, il paradigma retributivo procura sofferenza all’offensore senza poter alleviare il dolore della vittima, e appare privo di fondamento razionale. Lungo il tragitto, che gli è così familiare, dalla grecità alla modernità – dai presocratici a Nietzsche, fino a Ricœur e Girard – Umberto Curi si soffermerà sulla sostanziale insensatezza della pena, i contenuti mitologici che involve, i tentativi di scioglierne le aporie o di spezzarne il meccanismo facendo appello a una logica diversa, come quella paolina della misericordia.
Il libro Il colore dell’inferno è edito da Bollati Boringhieri
martedì 19 novembre 2019, ore 17.30
Unimore, Palazzo Dossetti, Viale Allegri 9
Incontri con la Poesia
Lingua madre. La poesia di Emilio Rentocchini
con Emilio Rentocchini e Daniele Benati
Emilio Rentocchini, coadiuvato da Daniele Benati, presenta la propria trentennale produzione di ottave nel dialetto di Sassuolo, partendo dalla omonima raccolta pubblicata nel 2001 nella collana di poesia Garzanti, fino a giungere alle 44 ottave uscite quest’anno per Book editore. Nel complesso un opus di 300 ottave bilingui (dialetto-italiano) considerato una delle più importanti, profonde e originali espressioni della poesia italiana contemporanea.
martedì 26 novembre 2019, ore 17.30
Unimore, Palazzo Dossetti, Viale Allegri 9
Incontri con la Scienza
Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l’Italia
conversazione di Roberto Defez
Roberto Defez mostra come la ricerca scientifica non sia un lusso culturale, ma la più concreta opzione per dare un futuro al Paese e alle nuove generazioni, e per far tornare una parte del fiume di giovani che abbiamo formato in Italia e che possono lavorare solo all’estero. Genera occupazione qualificata, sviluppo imprenditoriale, innovazione di prodotto, ma serve anche alla sicurezza nazionale, alla tutela del territorio e dei beni culturali. Intorno si fanno strada l’antiscienza e la nostalgia di un passato durissimo che in gran parte ignoriamo. Paghiamo il mancato rinnovamento vendendo le nostre aziende storiche. Eravamo i proprietari di piccoli ristoranti, poi ne siamo diventati i cuochi e ora semplici camerieri. Il metodo scientifico è il modo per risalire la china, per modernizzare il Paese, per compiere scelte non ideologiche in tutti i campi. Per premiare il merito e non il clan, per liberare energie e guidare il nostro futuro.
La ricerca scientifica è l’opzione più concreta per dare un futuro al Paese e alle nuove generazioni. Per compiere scelte non ideologiche in tutti i campi e per premiare il merito. Questo libro traccia la strada da seguire per riuscirci.
Il libro Scoperta è edito da Codice
martedì 10 dicembre 2019, ore 17.30
Unimore, Palazzo Dossetti, Viale Allegri 9
Incontri con la Scienza
E = mc2 la formula più famosa
Conversazione di Vincenzo Barone
Semplicità, eleganza, una potenza esplicativa capace di sovvertire le conoscenze e di aprire innumerevoli orizzonti alla ricerca scientifica. Non solo. La stringatissima formula ricavata nel 1905 da Einstein campeggia nel luglio del 1946 sulla copertina della rivista «Time», impressa come un simbolo apocalittico sul disegno di un fungo atomico. Perché un’equazione apparentemente così elementare ha rivoluzionato la fisica, finendo per diventare una presenza costante nell’immaginario comune e un’icona della modernità? Perché spiega la nostra origine: E=mc2 è ciò di cui siamo fatti.
Il libro E=mc2 la formula più famosa è edito da il Mulino
mercoledì 18 dicembre 2019, ore 20.30
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Incontri con la Musica
Proiezione di “Tra passato e futuro”, con G.Bietti e Quartetto Noûs
puntata registrata a Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Musica da camera con vista 2019”
produzione Amici del Quartetto Guido A.Borciani APS
a seguire
lezione concerto con Giovanni Bietti e Quartetto Noûs
musiche di Ludwig van Beethoven
prenotazione obbligatoria entro lunedì 9 dicembre telefonando a LUC 0522 452182