Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura


INCONTRI CON L’AUTORE

Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura

Conversazione di Adriano Favole

Con l’autore dialoga Davide Papotti

Favole ci invita a percorrere insieme a lui un viaggio sulle tracce di chi ha fatto della fuga dalla propria cultura una scelta, un’arte o uno strumento di conoscenza: esploratori, eremiti, sciamani, emigranti, naturalisti, rugbisti polinesiani, antropologi e geniali pensatori come Jonathan Swift. Le loro storie ci insegnano che le Vie di fuga non sempre conducono in paesi lontani: il teatro, la festa, il gioco, il rito, la satira, sono modi creativi di mettere in discussione l’ordinaria percezione della realtà e le abitudini che governano le nostre vite, necessari per ampliare il nostro campo visivo in questi anni in cui muri, piccole patrie e nostalgie nazionaliste attirano sempre più sostenitori, e il sogno di una convivenza interculturale sembra minacciato. Eppure, è difficile immaginare culture felicemente autosufficienti. Ma perché? È davvero impossibile restare chiusi nelle culture in cui ci formiamo? Può sembrare una domanda scontata, ma la risposta non lo è affatto. Anzi: secondo Adriano Favole, questo è un vero e proprio giallo antropologico.

Il libro Vie di fuga di Adriano Favole è pubblicato da Utet