Intervengono:
La medicina di oggi può contare su tecnologie sempre più innovative e complesse, su professioni e specializzazioni diverse che ruotano intorno ai pazienti e alle loro malattie, arricchendo l’atto medico e aumentando enormemente le possibilità di cura, ma si corre il pericolo di frammentare l’approccio al paziente e di allontanare il medico dal paziente come persona. Assistiamo al sorgere di movimenti e scuole di pensiero che invitano a considerare il malato nella sua interezza e complessità, con i suoi sentimenti, il suo vissuto, i suoi rapporti familiari e sociali, che sono indispensabili ad una buona cura e a un ritorno alla vita “normale”, che a volte non sarà più la stessa. Solo se il medico saprà arricchire le conoscenze scientifiche e le competenze professionali di empatia e vicinanza al paziente come persona potrà contribuire veramente al suo benessere psicofisico e sociale.