è nato nel 1970. Dal 2000 insegna Teoria della letteratura all’Università di Bologna. È autore di molti saggi di critica e di teoria letteraria, dedicati in prevalenza alla narrativa europea tra Otto e Novecento. Ha studiato in particolare autori come Stendhal, Victor Hugo, Charles Dickens, Gustave Flaubert, Italo Svevo, Federigo Tozzi, Robert Musil, Virginia Woolf, Carlo Emilio Gadda, Italo Calvino, Vladimir Nabokov, Don DeLillo. Tra i suoi lavori principali: Il testo a quattro mani. Per una teoria della lettura (La Nuova Italia 1996, Ledizioni 2010), Romanzo (La Nuova Italia 1998), La verità sospetta. Gadda e l’invenzione della realtà (Einaudi 2001), Realismo e letteratura. Una storia possibile (Einaudi 2007), Letteratura. Teorie, metodi, strumenti (Carocci, 2018). Ha curato l’edizione critica di Italo Svevo, Teatro e saggi, in Tutte le opere di Italo Svevo (“I Meridiani” Mondadori, 2004). Nel 2016 ha pubblicato Universitaly. La cultura in scatola (Laterza), che è al tempo stesso un racconto e un saggio di critica culturale sull’università e sulla società del XXI secolo. Nell’aprile 2017 è uscito il suo primo romanzo, Morire il 25 aprile (Frassinelli), storia di guerre, generazioni e resistenze. È membro della Giuria dei Letterati del Premio Campiello e presidente dell’Associazione di Teoria e Storia Comparata della Letteratura (Compalit).
Federico Bertoni L’incontro è dedicato Vladimir Nabokov, scrittore inclassificabile ed “extraterritoriale”, che lascia la Russia dopo la Rivoluzione d’Ottobre per […]