Ricordare e raccontare. La vita non è …

Ricordare e raccontare.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla (G.G. Marquez).
conversazione di Piergiorgio Paterlini e Bruno Arpaia, con riferimento ai romanzi:

Confiteor di Piergiorgio Paterlini
«Confiteor è il racconto dell’uomo che sono diventato, non flusso di coscienza, ma fatti, storie. E l’attraversamento, in settant’anni di vita, di tre secoli, dal mio “Ottocento” a oggi». Piergiorgio Paterlini ci consegna un mondo, non soltanto un libro. Raccontando di sé – in una confessione sorprendente, spregiudicata, il bisbiglìo a un amico durante una lunga notte – incrocia la sua storia personale con quella di un Paese, tra amarcord e ricerca delle radici, tra romanzo di formazione e la scelta di vivere “dalla parte del torto”, in un turbinìo di episodi e riflessioni, fratture, ricomposizioni, struggimenti, sliding doors e sogni impossibili agguantati con tenacia, accadimenti mai svelati, fino all’approdo cui è arrivato come uomo, come pensatore, come giornalista, come scrittore. I grandi della letteratura fanno così. Non un’autobiografia, ma un modo tutto particolare di guardare retrospettivamente a se stesso che coinvolge e rapisce, un “memoriale” commovente e colto che tiene insieme forza romanzesca e narrazione civile, passioni, legami, amori, maestri. E i “secoli” che hanno visto protagonista il suo sguardo di intellettuale dolcemente libero.
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Ma tu chi sei di Bruno Arpaia
Un uomo, l’autore stesso, è alle prese con l’età che avanza, con il futuro che si restringe sempre più e con l’Alzheimer della madre ultranovantenne. Dai primi sintomi della malattia al difficile trasloco in una residenza per anziani: l’ormai cadente casa di famiglia viene chiusa e con l’ultimo giro di chiave il passato è quasi del tutto perduto. Il filo portante della narrazione è costituito dalle visite alla madre, con le sue domande ripetute in maniera ossessiva, i suoi smarrimenti, i suoi capricci quasi infantili, le crescenti difficoltà a riconoscere i nipoti o il figlio stesso, le dolorose lacerazioni che si producono in entrambi. Al racconto commovente del rapporto con la madre si alternano le confessioni autobiografiche sullo spaesamento in un’epoca di Covid e di guerra, le riflessioni sull’identità e sul timore della morte, e le digressioni sul funzionamento del cervello e della memoria, sulla malleabilità e l’illusorietà dei ricordi, sulle ricerche nel campo dell’Alzheimer. Bruno Arpaia sa fondere tutti questi elementi in un racconto teso ed emozionante, non privo di una soffusa e rassegnata ironia, in cui convergono molti dei demoni che ci assillano e dei tentativi per sconfiggerli, ridefinendo e ampliando la nozione stessa di romanzo.

“Confiteor” è pubblicato da Edizioni Piemme, 2024

“Ma tu chi sei” è edito da Guanda, 2023

martedì 3  dicembre 2024, ore 17.30 – aula magna Manodori, Unimore